Festival

di letteratura di montagna, viaggio, avventura

Il primo incontro con l'autore: Erri De Luca dialoga con Linda Cottino

Venerdì, 29 Giugno 2007

Il primo incontro con l'autore: Erri De Luca dialoga con Linda Cottino Il primo incontro con l'autore, per LetterAltura 2007, ha registrato la presenza di un pubblico numeroso e appassionato. Lo scrittore e alpinista Erri De Luca, giovedì 28 alle ore 14.30 nella splendida Piazza San Rocco a Verbania, ha risposto alle domande di Linda Cottino, direttore di Alp e unica donna in Italia (e forse in Europa) a dirigere la redazione di un mensile che si occupa di montagna.

Linda Cottino ha esordito ricordando il titolo dell’evento e ammettendo che, pur non avendo pensato che l’incontro avesse un titolo, forse alla fine davvero si sarebbe arrivati insieme a Erri De Luca al vuoto e alla vertigine, e così è stato.
Dopo aver ricordato l’itinerario esistenziale di Erri De Luca (operaio, muratore, autista di convogli umanitari tra Africa, Francia e Italia e infine scrittore e traduttore della Bibbia dall’ebraico), Cottino gli ha chiesto come un napoletano fosse diventato alpinista e scrittore di montagna, e non di mare. “Intanto Napoli sta sotto una montagna” ha replicato De Luca “ma una montagna cui uno cerca di scansarsi, un vulcano” e poi ha ricordato “l’infezione familiare” alla montagna trasmessagli dal padre, che era un alpino.

Arrivato tardi tanto alla scalare quanto allo scrivere, De Luca ha osservato che “a scalare si regredisce alla marcia a quattro zampe, e te ne accorgi dal fatto che la testa solitamente attico del corpo, ora non conta più niente e sta appiccicata alla parete come il culo”.
Dalla passione per la montagna è nata la spedizione himalayana con l’amica Nives Meroi, la più forte “alpinista con l’apostrofo”, narrata nel libro Sulla traccia di Nives. “Quello che mi piace di Nives è Romano”, ha detto De Luca, dimostrando di apprezzare questo nuovo “alpinismo di coppia” diverso dall’alpinismo individuale dei record. Alle vette himalayane De Luca si è avvicinato perché “una volta nella vita, come un musulmano alla Mecca, bisogna andare a dare una sbirciata a quei giganti”.

Cottino ha infine domandato quale futuro veda De Luca per la letteratura di montagna. Per lo scrittore, la “letteraltura” comincia con l’Antico Testamento, perché mentre i greci sfrattano gli dei in montagna, il Dio degli ebrei scende sulle cime verso cui i credenti salgono per incontrarlo come alpinisti. Per De Luca però la sua ascesa non è un’ascesi, e in montagna non c’è neanche il vuoto. In montagna “il vuoto è tutta aria scalata, spazio che ti sei guadagnato sotto i piedi” e la letteratura di montagna continuerà a esistere perché chi abita in città avrà sempre bisogno di leggere degli “spazi aperti” delle montagne e dei deserti.

 
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